Tedua scrive Mowgli: il codice di chi vive per strada
Il 02/03/2018 esce Mowgli, l’album di Tedua. Questo album paragona la città ad una distesa selvaggia, come una savana, piena di stimoli che potremmo definire urbani. Come destreggiarsi in mezzo a tutto ciò? Anche attraverso il percorso indicato dagli album precedenti troviamo un profondo percorso denso di significati. Ma gli aspetti sociologici non sono tutto.
In sostanza si tratta di riconoscere e dare ragione a tutti gli establishment strutturati e strutturanti della nostra società. Anche se percepiti in modo frammentario essi si possono identificare in ogni classe sociale. Quello che in un primo momento può sembrare una preferenza o un gusto individuale in realtà è manipolato e indirizzato in un sistema.
Sommariamente dunque, coloro che si adeguano alle inclinazioni giuste verranno non solo accettati dal sistema stesso ma entreranno a farne parte a pieno titolo.
Perché nell’album Mowgli Tedua scrive della vita on the road
Tedua ha avuto una infanzia difficile e piena di cambiamenti e colpi di scena, il più delle volte negativi: essere separato dalla madre, assegnato a più di una famiglia affidataria, fare diversi trasferimenti ecc.
Ma questo stile di vita ha creato senza dubbio in lui una forte sensibilità verso il cosiddetto codice della strada. Tutte le sue vicissitudini, i gesti, i luoghi e lo slang hanno fatto di lui la persona che è ora. Tutto questo ha influenzato sia il suo essere uomo sia il suo essere artista.
Oltre alle sue vicende di vita vera, Tedua riassume anche delle critiche nei confronti delle istituzioni culturali, carenti a suo dire nel formare negli studenti un metodo scientifico ed un vero pensiero critico.
Le istituzioni rappresentano l’uniformità del pensiero, delle immagini, della sostanza.
La strada rappresenta i colori, la diversità, l’allegoria della vita vera.
In sostanza in Mowgli viene riconosciuto l’essere umano come centro di riferimento. Egli, se vuole, è capace di agire e di riuscire a prendere tutte le sue decisioni consapevolmente, senza per forza doversi adeguare alla massa.
Quando si impone “La legge del più forte”
Nell’album Mowgli troviamo anche il pezzo “La legge del più forte”, dove al sano evoluzionismo sociale vengono contrapposti dei buchi istituzionali che permettono ai più forti di emergere attraverso comportamenti e modi d’agire assolutamente discutibili.
La comunità, il quartiere, la famiglia stessa vengono interpretati come plug, letteralmente collegamenti.
Ognuno di essi ti dà qualcosa, ti arricchisce di conoscenze, informazioni ed anche tecniche per la sopravvivenza. Essi servono a volte da protezione, ed a volte da trampolino di lancio per permetterti di emergere.