Ciclo di vita degli elettrodomestici: quando cambiarli?
Rispetto al passato, le case sono ormai piene di elettrodomestici che rendono la nostra vita più facile e agevole.
Ogni attività, dal preparare il caffè al mattino a lavare e asciugare i panni, la svolgiamo grazie all’aiuto di un elettrodomestico progettato apposta per alleggerire il carico di lavoro quotidiano.
Ma ci siamo mai chiesti qual è il ciclo di vita degli elettrodomestici che ci accompagnano nella vita di tutti i giorni?
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Qual è la durata degli elettrodomestici?
Quando compriamo un elettrodomestico, che si tratti di un frigorifero, di una lavatrice o di un forno, difficilmente ci interroghiamo su quella che sarà la sua durata.
Spesso ciò accade perché, avendo tra le mani un oggetto comunque nuovo, pensiamo che sia indistruttibile o che comunque ci vorrà ancora molto tempo per avere l’esigenza di tornare in negozio per acquistarne un altro.
Capire qual è la durata degli elettrodomestici è però molto importante ed è qualcosa che andrebbe analizzato proprio nel momento dell’acquisto, al pari di altri elementi come il prezzo o le caratteristiche tecniche.
Nel caso specifico degli elettrodomestici, a differenza di quanto accade per dispositivi elettronici di minor grandezza come smartphone o tablet, si può considerare una durata media che oscilla tra i 10 e i 15 anni.
È da sottolineare che un elettrodomestico, trattandosi pur sempre di una macchina, ha necessità di manutenzione e di cura per poter durare così a lungo senza dare grandi problemi.
Inoltre, è fondamentale utilizzarli sempre in maniera corretta, seguendo i libretti di istruzione forniti dal produttore.
Cosa fare in caso di guasto?
Non tutti gli elettrodomestici, nonostante la manutenzione e l’attenzione che dedichiamo loro, riescono a durare così a lungo e si fermano prima del previsto.
Cosa fare quando ciò accade? Sostituire o riparare? Dal punto di vista ecologico ed economico, il consiglio è di ripararlo (e di rinviarne la sostituzione) se è ancora in grado di svolgere il proprio mestiere in modo efficiente. Chi vive a Torino e dintorni può farlo servendosi dei servizi di professionisti esperti visitando la seguente pagina: https://www.centroassistenza-24.it/chi-siamo.
Perché abbiamo detto dal punto di vista ecologico? Ogni volta che decidiamo di sostituire un elettrodomestico con l’ultimo modello disponibile sul mercato, immettiamo un nuovo rifiuto nell’ambiente visto che andrà ovviamente smaltito in qualche modo.
Non si tratta di un aspetto di poco conto visto che tutta la società sta andando verso l’adozione di gesti mirati alla salvaguardia e al rispetto dell’ambiente che ci circonda.
Attenzione all’etichetta
Se proprio non puoi fare a meno di sostituire il tuo elettrodomestico, c’è un aspetto a cui fare molta attenzione nel momento di acquistare quello nuovo: l’etichetta energetica.
Dal 1° marzo 2021, le etichette energetiche degli elettrodomestici sono state semplificate. Ad esempio, la lettera A (che rappresenta il massimo dell’efficienza energetica) non ha più le diverse sottoclassi che erano presenti precedentemente: A+, A++ e A+++.
Quando si acquista un nuovo elettrodomestico, quindi, la preferenza va data nettamente a quelli con classe energetica A o al massimo B per ottimizzare i consumi, tagliare i costi delle bollette (insieme a questi altri consigli) e ridurre significativamente il proprio impatto ambientale.